CENTRO SERVIZI SALERNO » LAVORATORI DOMESTICI

LAVORATORI DOMESTICI

LAVORATORI DOMESTICI

 

Sono lavoratori domestici coloro che prestano un’attività lavorativa continuativa per le necessità della vita familiare del datore di lavoro come ad esempio colf, assistenti familiari o babysitter, governanti, camerieri, cuochi ecc..
Rientrano in questa categoria anche i lavoratori che prestano tali attività presso comunità religiose (conventi, seminari), presso caserme e comandi militari, nonché presso le comunità senza fini di lucro, come orfanotrofi e ricoveri per anziani, il cui fine è prevalentemente assistenziale.

 

COSA FARE PRIMA DELL’ASSUNZIONE

A seconda della provenienza e dell’età del lavoratore sono richiesti adempimenti diversi sia al datore di lavoro sia al lavoratore.

 

Per i lavoratori italiani o di paesi dell’Unione Europea

COSA DEVE FARE IL DATORE DI LAVORO

Nel caso il lavoratore domestico sia di nazionalità italiana o di paesi della Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria), il datore di lavoro può assumere direttamente il lavoratore domestico, dopo aver concordato gli elementi del rapporto di lavoro (orario, retribuzione, ferie ecc.).

Sono equiparati ai cittadini dell’UE i cittadini Svizzeri e i cittadini degli stati appartenenti allo Spazio Economico Europeo – SEE (Norvegia, Islanda, Liechtenstein)

 

COSA DEVE FARE IL LAVORATORE

Il lavoratore può essere assunto anche se non iscritto nelle liste del collocamento. E’ però necessario che sia in possesso del codice fiscale, di un documento di identità e della tessera sanitaria aggiornata e rilasciata dall’ASL.
Dato che è ammessa l’assunzione di minori con età minima di 16 anni, se il lavoratore domestico è minorenne, il lavoratore deve presentare oltre ai documenti già indicati:

  • il certificato di idoneità al lavoro, rilasciato dall’Ufficiale sanitario dell’ASL di zona dopo visita medica a cura e carico del datore di lavoro;
  • la dichiarazione dei genitori o di chi esercita la potestà familiare, vidimata dal Sindaco del Comune di residenza, con cui si acconsente che il lavoratore minorenne viva presso la famiglia del datore di lavoro o, in alternativa, per i minori ad ore, l’autorizzazione scritta di chi esercita la patria potestà

 

 

 

Per i lavoratori extracomunitari

Le procedure sono diverse se il lavoratore risiede già in Italia o se invece risiede all’estero.

Se il lavoratore extracomunitario già risiede in Italia

COSA DEVE FARE IL DATORE DI LAVORO

Dal 15 novembre 2011 tutti i datori di lavoro domestico che intendono assumere lavoratori extracomunitari già residenti  in Italia non dovranno più compilare il “modello Q” per stipulare il contratto di soggiorno. Infatti, le obbligazioni contenute nel modello Q sono state recepite nell’ultima versione (legge 2/2009) delle Comunicazioni obbligatorie di assunzione, variazione e cessazione che i datori di lavoro domestico devono trasmettere all’Inps utilizzando le procedure online dell’Istituto (circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n.4773 del 28 novembre).

 

COSA DEVE FARE IL LAVORATORE

 

  •  Essere in possesso di un permesso di soggiorno valido per lo svolgimento di un’attività lavorativa;
  • Al momento del rinnovo del permesso di soggiorno, lo straniero dovrà esibire in Questura la copia del modulo UniLav.
  •  

Se il lavoratore extracomunitario non è ancora entrato in Italia

COSA DEVE FARE IL DATORE DI LAVORO

Ogni anno in Italia viene programmato attraverso il cosiddetto “Decreto Flussi” il numero massimo di lavoratori extracomunitari ai quali sarà concesso il permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
Il Decreto entra in vigore quando viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. 

Pertanto, il datore di lavoro che vuole instaurare un rapporto di lavoro domestico con un cittadino extracomunitario residente all’estero, deve attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto flussi dell’anno in corso e, a partire dalle scadenze indicate, presentare la domanda di nulla osta al lavoro.

 

 CONTRIBUTI E AGEVOLAZIONI FISCALI

In seguito all’iscrizione, l’Inps provvede ad aprire una posizione assicurativa in favore del lavoratore domestico ed invia al datore di lavoro i bollettini Mav  per il versamento dei contributi dovuti.
Il contributo è legato alla paga effettiva oraria. Gli elementi che compongono la paga oraria sono:

  • la retribuzione oraria concordata tra le parti;
  • il valore convenzionale del vitto e alloggio, ripartito in misura oraria.
  • la tredicesima mensilità (gratifica natalizia) ripartita in misura oraria;

 

CONTRIBUTI ANNO 2014

 

  • senza contributo addizionale (comma 28, art.2 L. 92/2012)

 Retribuzione effettiva oraria

 Importo contributo orario 

 

con quota assegni familiari

senza quota assegni familiari

Fino a euro 7,86

€ 1,39 (0,35)*

€ 1,40 (0,35)**

Oltre € 7,86 e fino a € 9,57

€ 1,57 (0,39)*

€ 1,58 (0,39)**

Oltre € 9,57

€ 1,91 (0,48)*

€ 1,92 (0,48)**

Lavoro superiore a 24 ore settimanali***

€ 1,01 (0,25)*

€ 1,02 (0,25)**

  • comprensivo contributo addizionale (comma 28, art.2 L. 92/2012) da applicare ai rapporti di lavoro a tempo  determinato eccetto sostituzioni di lavoratori assenti)

 Retribuzione effettiva oraria

 Importo contributo orario 

 

con quota assegni familiari

senza quota assegni familiari

Fino a euro 7,86

€ 1,49 (0,35)*

€ 1,50 (0,35)**

Oltre € 7,86 e fino a € 9,57

€ 1,68 (0,39)*

 

 

€ 1,69 (0,39)**

Oltre € 9,57

€ 2,04 (0,48)*

€ 2,06 (0,48)**

Lavoro superiore a 24 ore settimanali***

€ 1,08 (0,25)*

€ 1,09 (0,25)**

 

Legenda:

*   La cifra tra parentesi è la quota a carico del lavoratore.** Il contributo senza la quota degli assegni familiari è dovuto quando il lavoratore è coniuge del datore di lavoro oppure è parente o affine entro il terzo grado e convive con il datore di lavoro.*** Gli importi contributivi della quarta fascia sono indipendenti dalla retribuzione oraria corrisposta, si riferiscono ai servizi domestici effettuati presso uno stesso datore di lavoro con un minimo di 25 ore settimanali e vanno applicati sin dalla prima delle ore lavorate nel corso della settimana.

 

 QUANDO SI PAGANO I CONTRIBUTI

I contributi si pagano per trimestri solari entro i seguenti termini:

  • dal 1° al 10 aprile, per il primo trimestre;
  • dal 1° al 10 luglio, per il secondo trimestre;
  • dal 1° al 10 ottobre, per il terzo trimestre;
  • dal 1° al 10 gennaio, per il quarto trimestre.

Il pagamento dei contributi deve essere fatto a trimestre ultimato e non oltre il termine indicato sopra. Se l’ultimo giorno utile per il versamento coincide con la domenica o con una festività, è prorogato al giorno successivo non festivo. Il versamento mancato, tardivo o parziale comporta per legge l’applicazione di sanzioni pecuniarie da parte dell’Inps. 

 

 

COME PAGARE

I contributi possono essere versati esclusivamente con le seguenti modalità: 

  • Utilizzando il bollettino MAV (pagamento mediante avviso), l’Inps provvede all’invio a tutti i datori di lavoro domestico dei bollettini MAV per il pagamento dei contributi relativi ai trimestri in scadenza. L’Istituto provvede ad inviare al datore di lavoro domestico due tipologie di comunicazioni cartacee che allegano tali bollettini:
    • la comunicazione di accoglimento della richiesta di iscrizione del rapporto di lavoro che costituisce la conferma dell’avvenuta attivazione dello stesso e che viene inviata all’indirizzo di residenza del datore di lavoro;
    • la comunicazione di rinnovo che viene inviata a tutti i datori con rapporti di lavoro attivi che non abbiano disabilitato tale servizio utilizzando l’apposita funzione di cui al messaggio n.10289/2013. Tale comunicazione, che ha tradizionalmente lo scopo di ricordare le scadenze di pagamento quantificando i contributi da versare, viene inviata all’indirizzo indicato per il recapito.

A partire dal 2014 la comunicazione di accoglimento del rapporto di lavoro contiene in allegato i bollettini Mav in numero variabile fra uno e quattro, a seconda del trimestre di inizio del rapporto di lavoro, a copertura del primo anno solare di contribuzione. Inoltre, sempre a partire da quest’anno, la comunicazione di rinnovo verrà inviata una volta l’anno assieme ai bollettini Mav in numero variabile fra uno e quattro, anche in relazione alla durata definita per il rapporto di lavoro, a copertura della contribuzione dovuta per l’anno in corso.